2014/01/07

Niente di nuovo sotto "il sole"





In superficie gli spazi si stanno sempre più restringendo e allora perché non pensare di sviluppare business nella parte "sotterranea" delle città?

Notizia di questi giorni è che anche Londra, una volta chiusi gli uffici e le casse della metropolitana, sta portando i retail nella metro più antica del mondo. I manager della metro stanno concordandosi con i colossi della gdo da Mark's and Spencer a Weitrose e con grandi catene di coffee shop per affrontare questo storico passaggio.

Ma, se parliamo di virtual store all'interno della rete metropolitana, il primato spetta a Seoul, Corea del Sud, che nel 2010, dalla joint-venture tra Samsung e il retail inglese Tesco nasceva la catena dei discount Homeplus, dove i classifici scaffali del supermercato furono sostituiti da dei pannelli retroilluminati e posizionati sulle pareti delle stazioni. Scansionando con uno smartphone il codice QR degli articoli raffigurati, era (ed è) possibile consultare le schede dei prodotti e costruire il proprio carrello virtuale. Alla fine della spesa, il consumatore seleziona il luogo e l'orario di consegna della spesa.

Dopo Seoul, nel 2012, è toccato a Barcellona. Nella fermata della metropolitana Sarrià i supermercati spagnoli Sorli Discau portarono in Europa il primo supermercato virtuale; seguito dall'aeroporto londinese nel terminal nord di Gatwick, sempre con Tesco.

Anche Carrefour, il retailer francese, a metà del 2012, ha inaugurato due supermercati virtuali nelle stazioni metropolitane di Gare du Nord a Parigi e Part Dieu a Lione. 

Esiste anche un caso italiano, Klikkapromo.it, che ha realizzato uno scaffale virtuale all'interno della metropolitana di Milano. Ma, se negli altri paesi la spesa virtuale ha avuto successo, in Italia i consumatori non ordinano la propria spesa ma ricercano le offerte promozionali dei supermercati milanesi.

Sorge spontanea domandarsi: "Il supermercato virtuale potrebbe funzionare anche in Italia?" e "Gli italiani, conosciuti da tutti come amanti del mangiar bene, cosa acquisterebbero in un virtual store?

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